Nel corso del 2016 sono stati aperti 87 nuovi contenziosi ambientali, che portano i procedimenti giudiziari aperti al 31 dicembre 2016 a 569 per Generazione, Rinnovabili e Distribuzione (procedimenti passivi civili e penali a contenuto ambientale in cui il Gruppo è citato in giudizio e quelli originati da ricorsi di terzi per l’annullamento di provvedimenti amministrativi favorevoli). Circa l’80% dei procedimenti riguarda la rete di distribuzione dell’energia elettrica. Nel 2016 sono stati chiusi 82 procedimenti.
L’importo delle multe irrogate a società del Gruppo nell’anno 2016 ammonta a circa 2 milioni di euro. Fanno parte di questa somma anche le multe oggetto di ricorso e per le quali non è stata concessa la provvisoria esecutorietà.
Inoltre, si segnalano ulteriori sanzioni ambientali irrogate per un totale di circa 17,9 milioni di euro in relazione a esercizi precedenti al 2016, derivanti dall’attività di centrali nucleari in Spagna. Di questi, circa 15 milioni di euro si riferiscono a una sanzione che è stata impugnata e la cui esecutorietà è sospesa nelle more della definizione di un procedimento collegato.
Per la descrizione dello stato dei procedimenti si rinvia al Bilancio di Sostenibilità di Endesa (capitolo 5.7). Il dettaglio dei contenziosi più rilevanti a livello di Gruppo sono esposti sia nel presente Bilancio al capitolo “Relazioni responsabili con le comunità”, sia all’interno della Relazione Finanziaria Annuale.
Colombia - Contenzioso Embalse del Muña
Si tratta di una class action avviata nel 2001 da parte degli abitanti di Sibaté, dipartimento di Cundinamarca, nei confronti della società del Gruppo, Emgesa SA, di altri enti pubblici nazionali, provinciali e comunali, nonché di privati che operano in prossimità delle rive del fiume Bogotá, per i danni e i pregiudizi derivanti dalla contaminazione del bacino del Muña. Il coinvolgimento di Emgesa SA deriva dal pompaggio che essa realizza delle acque contaminate del fiume Bogotá.
Le domande degli attori sono state riunite in un unico procedimento, in quanto aventi a oggetto interessi omogenei. In risposta a tali richieste, Emgesa SA ha eccepito che non è responsabile dei fatti contestati affermando, tra l’altro, che il bacino riceve acque già contaminate. La richiesta iniziale degli attori è pari a circa 850 milioni di euro. Emgesa SA ha chiesto il coinvolgimento nel procedimento di numerosi enti pubblici e privati che effettuano emissioni nel fiume Bogotá o che, a vario titolo, hanno competenza nella gestione ambientale del letto del fiume. Il Consiglio di Stato, in sede di appello, ha confermato integralmente la decisione del Tribunale Amministrativo di Cundinamarca che aveva, tra l’altro, negato la richiesta di Emgesa di chiamare in garanzia diverse entità terze coinvolte. Contro questa decisione è stato fatto un ricorso amministrativo e sussidiariamente è stato presentato appello.
Si è in attesa della definizione di questi procedimenti.
Principali azioni | Target |
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Riduzione delle emissioni specifiche di SO2 | -30% al 2020, rispetto all’anno base 2010 |
Riduzione delle emissioni specifiche di NOx | -30% al 2020, rispetto all’anno base 2010 |
Riduzione delle polveri | -70% al 2020, rispetto all’anno base 2010 |
Riduzione del consumo specifico di acqua | -30% al 2020, rispetto all’anno base 2010 |
Indice di cavizzazione | 74% al 2019 |
Riduzione dei rifiuti prodotti | -20% al 2020, rispetto all’anno base 2015 |
Attuazione del Piano per la Biodiversità | |
Proseguimento nella tutela delle specie presenti nella “Red List” dell’International Union for Conservation of Nature and Natural Resources (IUCN) nelle aree protette in prossimità degli impianti | |
Circular economy | Adozione di un approccio sistematico alla circular economy all’interno del Gruppo |